Studioata è impegnato dal 2007 nel progetto di restauro e rifunzionalizzazione di un complesso collocato nel centro del comune di Concorezzo (MB) che, oltre a Villa Zoia e il parco pubblico nella quale è inserita, comprende alcune pertinenze. Il progetto complessivo prevede una realizzaione per lotti, uno dei primi ad essere ultimato è il padiglione delle feste, questo è destinato ad attività all’aperto, manifestazioni, eventi. Un setto in cemento armato a vista e una copertura con struttura in legno lamellare e manto in policarbonato ridisegnano il cortiletto secondario situato sul retro di Villa Zoia. Il setto, allineato al filo di fabbricato del corpo secondario della Villa, ne prosegue idealmente il segno. Dietro gli spazi di servizio: una cucina, i depositi, i bagni pubblici; davanti lo spazio servito: una stanza nel Parco. Il Padiglione delle Feste è lo spazio destinato ad accogliere manifestazioni pubbliche estive: sarà utilizzato come salone ristorante, spazio per feste, incontri, proiezioni in accordo e sinergia con il carattere di spazio polifunzionale del complesso di Villa Zoia nel quale è inserito. La copertura, con compluvio centrale allineato al setto in c.a e aperta verso i fronti esterni, proietta lo sguardo dall’interno del Padiglione verso la Villa e il Parco. La pavimentazione, in cemento lavato effetto ghiaia a vista, si inserisce nel sistema dei viali del Parco senza soluzione di continuità con essi. Sul fronte principale del Padiglione tendaggi bianchi consentono di raccogliere e proteggere maggiormente lo spazio interno. Il limite è ambito di comunicazione e di relazione, formale e funzionale. La struttura di copertura secondaria, molto fitta, attenua l’effetto traslucido del manto di copertura in policarbonato, ombreggiando l’ambiente e arricchendolo al contempo di giochi di luce ed ombra. Il setto in cemento armato contiene in se’ armadi, porte, passa vivande; veri e propri oggetti che arredano la stanza nel Parco.
Il complesso di Villa Zoia e Parco rappresenta da sempre un polo ricreativo e culturale rivolto all’intera cittadinanza. La sua posizione strategica di collegamento fra il centro storico e le aree residenziali limitrofe ne fa un luogo di attraversamento preferenziale. Si caratterizza per una compresenza di attività molteplici e diversificate che raccolgono nei suoi spazi un’utenza varia e differenziata per età, interessi e necessità. Villa e Parco sono immaginati, nel progetto di studioata, come spazi pubblici da attraversare lungo i quali si distribuiscono ambiti e pertinenze dedicate ad un’utenza più specifica: aree giochi e di sosta nel parco, aree per la musica e la cultura, aree di ristoro, spazi per riunioni e conferenze, spazi per le associazioni cittadine. Il progetto è pensato perché i diversi ambiti possano entrare fra di loro in relazione visiva, funzionale e percettiva, consentendo una comunicazione spontanea fra i diversi utenti e fra chi i diversi ambiti li usa e chi solo li percorre. Si è cercato di dedicare il progetto all’intera comunità cittadina, facendo in modo che aree e funzioni, anche le più private, rientrassero in un percorso fruibile, in modo da consentire, a chiunque attraversi gli spazi del Parco e della Villa, di poterne cogliere lo spirito e la vitalità. Questa filosofia di base ha determinato uno sviluppo del progetto attraverso una molteplicità di interventi puntuali che riguardano il restauro della villa e la sua rifunzionalizzazione, l’inserimento di nuove strutture, la riorganizzazione del parco, dei suoi percorsi e delle aree di sosta.
CREDITI
Strutture: Galvagno Leoncedis Studio Associato
Restauro: Dott. Adriana Adelmann
Opere del verde: Arch. Paola Francesca Paoletti
Progettazione partecipata: Arch. Daniela Ciaffi
Impresa esecutrice: SUR COSTRUZIONI S.A.S.