Un isolato di grandi dimensioni nella maglia urbana che connota la prima espansione postunitaria oltre i viali di circonvallazione della città storica. Sull’angolo rivolto verso la chiesa del Sacro Cuore di Maria, opera di Carlo Ceppi (1889), un caratteristico orologio a muro e, poco sotto il cornicione, la data 1886 che indica l’anno di costruzione dello stabile da reddito, unitario sui quattro fronti nell’elegante composizione di facciata e nelle sobrie partiture decorative eclettiche. Al quarto piano, un appartamento di medie dimensioni (circa 100 mq), completamente ristrutturato valorizzandone la struttura originaria. Uno spazio unico, rivolto a ovest, connota la zona giorno: l’ingresso, tutt’uno con l’area studio, fluisce generosamente nell’area soggiorno-pranzo-cucina. A est, verso il cortile, due stanze indipendenti con bagni e una cabina armadio.
Tre elementi essenziali connotano unitariamente l’intervento:
il pavimento, in lastre di gres porcellanato di grande formato, che corre senza soluzione di continuità in ogni ambiente restituendo un’impressione di spazio dilatato e omogeneo (la posa, di particolare difficoltà per via dell’irregolarità degli apparecchi murari preesistenti, è stata effettuata con grande cura secondo fughe minime);
i muri e le coperture voltate, rasati a intonaco tinteggiato bianco, che favoriscono sia l’impressione di astrazione delle geometrie sia un’uniforme diffusione della luce.;
i pannelli in rovere di scaffalature, scrivanie, porte scorrevoli e armadiature a muro, che introducono una tonalità calda. In particolare, il rivestimento della parete che suddivide l’ambito giorno da quello notte diventa un dispositivo modulare che cela i varchi alle stanze e accoglie parte delle attrezzature della cucina. Questa, nella parte restante, si protende a ferro di cavallo verso lo spazio soggiorno attraverso un corpo parallelepipedo basso a laccatura bianca, sovrastato da un piano in aggregato di marmo che richiama i toni del pavimento.
Da rilevare, infine, il disegno del bagno padronale, definito da una vasca in muratura e da un piano d’appoggio realizzati in opera e rivestiti del medesimo materiale ceramico ma di formato diverso. Caratteristica peculiare dell’intero intervento è infatti aver limitato al solo tavolo da pranzo, al divano e ai letti gli arredi mobili, mentre tutte le armadiature, scaffalature e piani di lavoro sono realizzati in opera e inamovibili.