Marian è un’insegnate di Pilates e osteopata. Voleva ristrutturare un piccolo appartamento di 50 m2 con due terrazze, a Salamanca in Spagna. Ci disse: “Voglio vivere in un “loft “. Vorrei avere uno spazio dove poter tenere le mie lezioni, due stanze per ospitare visite sporadiche, due bagni e uno spazio per il ripostiglio”.
Imparando dalla casa tradizionale giapponese In Giappone, dove le case sono costruite tradizionalmente elevate dal terreno, il sottosuolo è stato a lungo utilizzato come spazio di magazzinaggio.
Questa caratteristica di avere un pavimento sopraelevato venne sfruttato disponendo, in alcune zone, elementi apribili che danno accesso a diversi metri quadrati spazi utilizzati principalmente per immagazzinare gli alimenti.
Se consideriamo la pavimentazione come la faccia superiore di un volume non utilizzato, si aprono infinite possibilità.
Concetto La soluzione proposta mirava a creare uno spazio versatile atto a soddisfare le esigenze spaziali senza compromettere la principale richiesta: vivere in un open space. Marian da subito ha accettato con la sfida seguendo l’intero percorso progettuale con grande entusiasmo e non che perplessità.
La pedana soddisfa le esigenze di Marian e grazie alla sua altezza può essere anche usata come seduta continua e come spazio di stoccaggio.
La sua flessibilità permette diversi utilizzi, quando la pedana è totalmente libera può essere usata per le lezioni di Pilates e per i massaggi, grazie all’armadio montato su un meccanismo mobile l’area può essere suddivisa in due spazi autonomi. Queste camere sono state studiate in modo che potessero ospitare: due sale massaggi o uno studio e una camera da letto o due aule oppure due camere da letto. In corrispondenza di questi spazi, all’interno della pedana, sono stati nascosti due letti matrimoniali con i rispettivi comodini da dove è possibile controllare la luce di ogni stanza e che in caso di necessità diventano parte integrante della casa.
“Ogni angolo è sfruttato al meglio e ovunque mi trovo all’interno della casa quello che vedo è spazio. La parte più sorprendente del progetto è il mistero che si crea intorno alle possibilità d’uso dello spazio: non si sa se si entra in un appartamento, in una zona di lavoro o in entrambi i posti contemporaneamente.”
“Il mio appartamento di 50m2 contiene molte case da vivere a seconda del mio stato d’animo o delle necessità del momento. Il progetto risolve la sfida iniziale, conciliare vita e lavoro nello stesso luogo.”
“Più che un appartamento è un’estensione del mio spirito e del mio modo di essere, è una perfetta simbiosi tra me e lo spazio dove vivo e lavoro.”