Il progetto Diogene ha vinto nel 2003 il secondo premio del “Concorso internazionale per designers” sul tema dell’ illuminazione e dell’arredo urbano, bandito dall’azienda Neri S.p.a., produttrice appunto di apparecchi d’illuminazione per strade e giardini. Dopo una prima fase di prototipizzazione, Diogene è entrato in produzione nel 2006 per conto della stessa Neri S.p.a. (gruppo Targetti). Nello stesso anno il progetto è stato segnalato nell’ADI DESIGN INDEX 2006.
Diogene è stato ideato come oggetto illuminante multifunzionale: sulla sua base possono essere montati diversi accessori per offrire una linea di arredo urbana moderna e coordinata.
Le linee salienti di questo progetto sono anticipate dal nome stesso Diogene, con cui esso è stato presentato: filosofo errante del IV sec a. C., figura semileggendaria di iniziatore della scuola cinica, Diogene di Sinope soleva infatti girovagare con una lanterna per “cercare l’uomo”. E proprio una ricerca di tipo, per così dire, speculativo ha preceduto e preparato il progetto, che ha poi trovato in una “lanterna” la sua realizzazione. Per una più puntuale definizione di questo oggetto d’arredo urbano giova quindi ripercorrere i vari temi di indagine lungo i quali si è articolata la riflessione critica durante la genesi progettuale. Schematicamente si possono indicare i seguenti filoni di ricerca tratteggiando per ognuno di essi le soluzioni esperite e proposte:
- l‘uomo, le sue azioni quotidiane, il suo modo di interagire con lo spazio pubblico: il progetto ha proposto un oggetto illuminante che fosse multifunzionale, tale quindi che sulla base di esso potessero essere montati accessori diversi per soddisfare le diverse esigenze del pedone;
- la luce intesa come ente fisico dotato di specifiche caratteristiche: l’innovazione tecnologica ha consentito di prevedere per l’apparecchio una luce di qualità, nel rispetto delle norme riguardanti l’ inquinamento luminoso;
- la storia come filo lungo che ci lega al passato, ma permette anche di protenderci verso il futuro: è stata prescelta una lanterna come trait d’union che unisce tradizione e innovazione;
- i materiali e la loro importanza per veicolare l’ idea, per modellarne la forma, per soddisfare i requisiti tecnici: si è prevista per il lampione una base in ghisa, materiale che spesso connota la produzione dell’azienda Neri e che conferisce eleganza all’ oggetto;
- il vuoto inteso come lo spazio esistente tra i volumi degli edifici, un vuoto urbano da vivere e caratterizzare: Diogene è risultato un oggetto dotato di autonomia formale e sobrietà estetica, capace di adattarsi a spazi diversi, che si afferma senza imporsi e che può perciò organizzare e ordinare lo spazio attraverso un’uniformità di stile dell’ arredo urbano.