Venti modelli fluttuanti nello spazio rappresentano la distanza tra progetto e realtà, il limbo onirico nel quale l’architettura è, oggi più che mai, sospesa. L’imperante cultura dello spreco colpisce anche il mondo della progettazione, causando la dissipazione di enormi quantità di energia creativa e di sapere tecnico.

Studioata si volta indietro a osservare cosa ne è stato di alcuni progetti di architettura “partoriti” dallo studio nei suoi 15 anni di attività, dopo l’iniziale fase creativa.

Le architetture maturate sono progetti giunti fino alla realizzazione, che si sono sviluppati in modo coerente con l’idea iniziale o magari modificati in modo non controllato dal progettista.

Nel caso delle architetture dimenticate il processo progettuale si è interrotto prematuramente: i modelli e i disegni rappresentano l’unico risultato concreto dello sforzo creativo del progettista.

Ci sono poi le architetture in gestazione, per le quali il processo di realizzazione è in corso o bloccato per qualche motivo, solitamente economico o burocratico, ma che dovrebbero prima o poi essere riprese e terminate.

Le architetture ibernate infine sono quelle il cui futuro è totalmente incerto, che potrebbero essere ancora  sviluppate fino al completamento così come archiviate per sempre.