Realizzazione di un punto tappa nel Parco Naturale della Val Troncea
Cliente
Privato
Anno
2013
Luogo
Pragelato (TO)
Tipologia
Residenziale
Foto
Studioata
Il progetto è un oggetto architettonico che consta di un guscio monomaterico in policarbonato, avvalendosi della collaborazione della Dott. Gallina s.r.l.. Finora, sono stati realizzati diversi prototipi e il corrispondente brevetto per invenzione industriale dal titolo “ARCHITETTONICA AUTOPORTANTE STRUTTURA DI COPERTURA”.
La volontà è di dimostrare che tale materiale, grazie alle sue proprietà intrinseche, risponde da solo alle esigenze strutturali, di isolamento acustico e termico, nonché ai requisiti di illuminazione naturale.
Attraverso la ricerca sulle diverse configurazioni spaziali che i moduli in policarbonato possono assumere, il risultato ottenibile è una struttura composta da più fasce accostate, di diversi colori, autoportante, replicabile ed espandibile, che mantiene però una sua unità compositiva evocando l’immagine di un guscio.
Il sistema costruttivo è semplice e veloce da realizzare, composto da fasce di materiale governate da un sistema di cavi tensori e ancorate a terra con guide metalliche, consentendo una rapidità di montaggio e una notevole semplificazione della cantierizzazione.
La sua versatilità, la facilità di montaggio e la caratteristica di essere isolante e filtrante allo stesso tempo, aprono numerose possibilità di utilizzo e messa in opera e lo rendono adatto sia a sistemi di autocostruzione, sia a situazioni di urgenza o emergenza di realizzazione, sia alla necessità di piccoli spazi dedicati ai più svariati usi.
La grande flessibilità che contraddistingue questo materiale, ne permette infatti un utilizzo per diverse applicazioni: dallo spazio espositivo al piccolo rifugio, dalla residenza allo spazio gioco, all’accoglienza di eventi culturali e/o sportivi, dall’agricoltura allo stoccaggio…
Il “modulo terrestre” è attraversabile dai visitatori che non rivestono un ruolo passivo al suo interno, ma diventano soggetti attivi dell’esperienza di conoscenza riguardo al materiale, la cui deformabilità permette loro di modificarne la configurazione spaziale agendo su semplici vericelli meccanici legati a cavi tensori dell’intera struttura.
Il prototipo proposto risulta spartano, essenziale nella struttura e nel sistema costruttivo, senza tamponamenti e/o impianti tecnici, volto a dimostrare le numerose potenzialità intrinseche del materiale, con la volontà di innescare un processo di ricerca e sperimentazione sullo stesso e sul modulo.