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A IVREA IL PRIMO MASTER DEDICATO A DESIGN E SOSTENIBILITA’

By 22 Aprile 2022No Comments

Sarà il primo Master in Italia dedicato al Behavioural Design ed è stato presentato il 22 aprile al Bioindustry Park, da ICO Valley che lo propone in collaborazione con il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino, Fondazione Torino Wireless, Confindustria Canavese e con il supporto di player industriali come Huawei.

Il master è parte della più ampia iniziativa di ICO Valley Academy, dedicata all’alta formazione sui temi dell’innovazione e del digitale, e sostenuta da Bioindustry Park – in qualità di membro del comitato promotore di ICO Valley – tra le iniziative di alta formazione promosse a favore di una “nuova società della conoscenza”. Un ambito considerato di rilevanza strategica per il Parco Scientifico e Tecnologico che ha favorito l’insediamento e supporta le attività formative e di ricerca della Fondazione Istituto Tecnico Superiore – Biotecnologie e nuove scienze della vita.

Il Master dal titolo “Behavioural Design: sistemi, interazioni e strategie per il digitale” è stato introdotto con i saluti istituzionali del Sindaco di Ivrea Stefano Sertoli, della senatrice Virginia Tiraboschi, Presidente Comitato Promotore ICO Valley, dei Rettori dei due Atenei torinesi coinvolti, Guido Saracco per il Politecnico e Stefano Geuna per l’Università, e di Alessandro Busci, Direttore Fondi di Prelios SGR, società di gestione del Fondo Anastasia proprietario degli immobili ex Olivetti.

Sono intervenuti durante la presentazione Pier Paolo Peruccio, Coordinatore del Master, Paolo Neirotti, Direttore Scuola Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, Giuseppe Di Giuda, Vicerettore Università degli Studi di Torino, Simona Maschi, Co-fondatrice e coordinatrice Copenhagen Institute of Interaction Design e Mark Vanderbeeken, fondatore e CEO Experientia.

Il percorso formativo prenderà il via a settembre a Ivrea e offrirà a venti studenti già in possesso della laurea magistrale un’opportunità di alta formazione nata dalla volontà di contribuire alla creazione di competenze nuove, interdisciplinari, in grado di disegnare e gestire un futuro che sarà sempre più digitale, innovativo e tecnologico e, auspicabilmente, anche inclusivo, sostenibile e trasparente. I dati condivisi in rete, i dataset raccolti dalle organizzazioni e dagli enti, così come l’opportunità di crescita collettiva garantita dal corretto utilizzo di questi dati dovranno mettere sempre di più al centro la persona e le sue esigenze.

Il capitale umano è centrale nei grandi processi di trasformazione della nostra società e la formazione a tutti i livelli conferisce valore alla comunità, che si arricchisce ulteriormente se ibrida competenze e talenti provenienti da tutto il mondo. – ha spiegato Virginia Tiraboschi, Presidente Comitato Promotore Ico Valley – Il profilo internazionale e i contenuti fortemente innovativi  rimettono sulla scena un territorio che vuole tornare ad essere protagonista dei grandi cambiamenti del XXI secolo, passando dalla transizione digitale a quella ecologica e costruendo un ecosistema di talenti che valorizza le competenze, le culture e le relazioni di ognuno, che generosamente include l’altro, per offrire a tutti un sapere condiviso che non lasci indietro nessuno. Solo in questi termini le tecnologie significano progresso sociale e contribuiscono a costruire un modello di società in cui l’umanesimo integrale, che Adriano Olivetti fece proprio, ci aiuta oggi a comprendere il senso profondamente umano costitutivo di ogni autentica dimensione di società”.

 

Tutte le informazioni:

https://www.icovalley.it/academy